CCNL Enti locali: Fp-Cgil e Uil-Fpl si oppongono alla firma del rinnovo

I Sindacati contestano le proposte dell’Aran e si battono per aumenti salariali più consistenti

Le OO.SS. Fp-Cgil e Uil-Fpl si sono dette contrarie alla firma del rinnovo del CCNL Enti locali, dal momento che mancano risorse per dignitosi aumenti contrattuali. È quanto affermato nella nota stampa del 21 gennaio 2025 tramite la quale affermano che le lavoratrici ed i lavoratori del settore percepiscono stipendi molto bassi e le risorse stanziate nelle leggi di bilancio per coprire il triennio 2022/2024 non sono sufficienti. A tal proposito, il Governo ha predisposto un aumento del 5,78%, lontano dall’indice inflattivo al 16,5% che equivale, secondo quanto riportano i sindacati, ad una busta paga, per l’area funzionari ad aumento netto di circa 38,70 euro. Per gli istruttori l’aumento netto è di 42,26 euro; per gli operatori esperti è di circa 37,59 euro netti e per gli operatori di 36,09 euro. Inoltre, i sindacati contestano i tagli operati dalla manovra 2025 pari a 3 miliardi e 700 milioni. Per le OO.SS. la battaglia va avanti finché non si otterranno risultati concreti. 

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